Il mio percorso fino qui

Il 29 novembre 2013 divento Dottoressa in Scienze della Mente all'Università degli Studi di Torino, discutendo una tesi che unisce la Neuropsicologia all'intervento Cognitivo - Comportamentale nella presa in carico del paziente con Demenza ed il familiare che se ne prende cura.
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Abilitata all'esercizio della professione nel luglio 2015, entro a far parte dell'Albo degli Psicologi del Piemonte qualche mese dopo e avvio l'attività libero professionale. 
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Conseguo contemporaneamente un Master in Neuropsicologia: Valutazione, Diagnosi e Riabilitazione presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore mantenendo viva la passione per la dimensione neuropsicologica e aggiornate le conoscenze su manifestazioni patologiche e risvolti applicativi in tale contesto.
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Attualmente sono socia ordinaria AIAMC (Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento) e prossima al Diploma di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso la scuola quadriennale Istituto Watson di Torino.
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L'orientamento psicologico che ho scelto e che guida le mie consulenze si caratterizza per il taglio tecnico e pratico nella cura dei disturbi trattati attraverso l'utilizzo di linee guida e protocolli approvati dalla comunità scientifica internazionale. 
Si contraddistingue inoltre per la costante attenzione agli obiettivi stabiliti dal paziente, che lungo il percorso possono essere raggiunti o variati in linea con l'evoluzione della prospettiva individuale.

La mia attività libero professionale si estende dalla consulenza psicologica individuale rivolta ad adolescenti e adulti, all'intervento in ambito scolastico per fornire strategie efficaci durante il percorso di studi, alle riunioni d'équipe in contesto aziendale; tuttavia il filo rosso che unisce ogni realtà consulenziale è la direzione: 
Accrescere la consapevolezza circa il proprio funzionamento e sperimentare personalmente la padronanza che ognuno di noi possiede nel processo di cambiamento.
Tale successo terapeutico si ottiene attraverso la conoscenza e l'applicazione di modalità comportamentali nuove e alternative alle precedenti (se disfunzionali), in grado di agire vantaggiosamente sulla modificazione dello stato cognitivo ed emotivo del paziente
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